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Mercato San Severino, 2  milioni del Pnrr per un corso ad ostacoli, Romano: “I lavori di riqualificazione di corso Diaz non rispettano le norme di legge su abbattimento e  barriere architettoniche” Provincia Provincia e Regione 

Mercato San Severino, 2 milioni del Pnrr per un corso ad ostacoli, Romano: “I lavori di riqualificazione di corso Diaz non rispettano le norme di legge su abbattimento e barriere architettoniche”

“E’ trascorso più di un mese da quando abbiamo presentato una interrogazione per sapere per quale motivo nel “riqualificato” Corso Armando Diaz non sono stati realizzati gli interventi di abbattimento delle barriere per i ciechi, gli ipovedenti e i sordi. Con la solita arroganza di chi continua a sentirsi “padrone” delle Istituzioni, non ci hanno risposto. Non hanno trovato il tempo, impegnati come sono in “inaugurazioni” e manifestazioni pseudo culturali utili solo alla ormai imminente campagna elettorale per le Regionali. Ma su questa grave vicenda non sono consentite reticenze e omissioni”. Così Giovanni Romano, consigliere comunale del Movimento Civico Sanseverinese.

“Abbiamo esaminato il progetto esecutivo. Nonostante le progettazioni e le funzioni tecniche (compresi gli incentivi per i dipendenti dell’Ente) costino ai contribuenti circa 130.000 euro, negli elaborati del progetto messo a gara non è stata prevista l’installazione sul piano di calpestio dei segnali tattili contenenti i codici necessari ai non vedenti per “l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo.

L’unico sistema omologato dalle associazioni di categoria, come rispondente alle prescrizioni di legge, è il sistema LOGES-VET-EVOLUTION (LVE), consistente in piastrelle di PVC o di agglomerato cementizio o di grés, corredate dai “TAG-RFID” che comunicano al disabile visivo, mediante messaggi vocali nel suo smartphone personale, informazioni sul luogo in cui si trova e sui servizi ivi presenti.

Queste piastrelle devono essere inserite nella pavimentazione, per segnalare la posizione degli attraversamenti pedonali e della direzione da tenere in piazzali e altre zone pedonali ampie in cui manchino indicazioni di altro tipo idonee a favorire l’orientamento di chi non vede.

Purtroppo, nei tratti già “riqualificati” di Corso Armando Diaz e in quelli in fase di ultimazione questi dispositivi non sono stati installati.

L’obbligatorietà di tali interventi comporta che la loro mancata progettazione e realizzazione negli edifici pubblici e negli spazi pubblici, nonchè in quelli privati aperti al pubblico, produce la responsabilità personale del Progettista, del Direttore dei Lavori, del Responsabile del Procedimento e del Collaudatore, con sanzioni pecuniarie e sospensione dall’albo professionale fino a sei mesi.

Inoltre, la mancata installazione dei segnali di “Arresto/Pericolo” e di “Pericolo Valicabile”, in caso di incidente, può essere fonte di responsabilità anche penale.

Infine, la normativa vigente prevede che non si possono concedere finanziamenti pubblici per opere che non prevedano l’eliminazione delle barriere architettoniche, ivi comprese quelle senso-percettive (art. 32, comma 20, della Legge n. 41/1986 – art. 1, comma 7, del D.P.R. n. 503/1996 – D.P.R. n. 384 del 27.04.1978).

Poiché si stanno spendendo fondi del PNRR, informeremo l’European Public Prosecutor’s Office (E.P.P.O), la Procura indipendente dell’Unione Europea preposta al controllo e alla tutela degli interessi finanziari dell’Unione, per l’accertamento di eventuali responsabilità.

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